giovedì 29 aprile 2010

LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Che cos'è la pillola del giorno dopo?
La pillola del giorno dopo (Pgd) è un farmaco utilizzato come metodo di contraccezione post-coitale (ossia per la contraccezione di emergenza) durante le 72 ore (3 giorni) successive a un rapporto sessuale. Benché siano disponibili diverse preparazioni, il principio attivo oggi maggiormente utilizzato è il progestinico Levonorgestrel, una sostanza presente anche in molte pillole contraccettive, impiegata però in un dosaggio 20-30 volte maggiore (750 microgrammi). Il Levonorgestrel agisce bloccando l'ovulazione. Secondo gli studi più recenti non ha effetti sull'impianto e non è quindi in alcun modo abortivo.
La pillola del giorno dopo, in quanto contraccettivo post-coitale, non va confusa con il Mifepristone, il farmaco per l'interruzione volontaria della gravidanza, noto come RU-486, dal quale si differenzia per principi attivi, tempi di assunzione e meccanismi di azione.
Efficacia

L'efficacia della pillola del giorno dopo dipende dalla tempestività con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale a rischio. È dimostrato da uno studio dell'OMS su 5000 donne che il levonorgestrel assunto nei cinque giorni che seguono il rapporto a rischio diminuisce le probabilità di rimanere incinta dal 60% al 90%. In generale, l'assunzione del farmaco entro le prime 24 ore dal rapporto a rischio garantisce un'efficacia del 95% e scende fino ad annullarsi nelle 72 ore.
Laddove la pillola del giorno dopo venga assunta tardivamente, cioè a impianto dell'embrione umano nell'utero già avvenuto, essa non influisce in alcun modo sulla successiva gravidanza; per il suo meccanismo di funzionamento, tuttavia, la sua assunzione è controindicata nelle donne che hanno già fattori di rischio elevati per gravidanze di tipo extrauterino.
A causa della maggiore possibilità di rischio di gravidanza rispetto agli altri contraccettivi, la contraccezione di emergenza è destinata esclusivamente a casi urgenti e non è raccomandata come metodo di contraccezione regolare. Inoltre, il ricorso frequente a questo farmaco comporta un aumento dei suoi effetti collaterali, in particolare per quanto riguarda la regolarità del ciclo mestruale. Ad ogni modo, l'utilizzo ripetuto non presenta rischi conosciuti per la salute.
In alcuni casi è causa di modesti effetti collaterali come nausea, vomito, perdite ematiche, astenia, cefalea, ecc.
N.B.

-L'USO DELLA PILLOLA DEL GIORNO DOPO POTREBBE EVITARE IL 95% DEGLI ABORTI.
-E' NECESSARIO RIVOLGERSI SUBITO AD UN MEDICO (DI FAMIGLIA, DEL CONSULTORIO O DEL PRONTO SOCCORSO) PER LA PRESCRIZIONE DEL NORLEVO O LEVONELLE. (2 COMPRESSE SUBITO IN UNICA DOSE)
-MEGLIO FARSELA PRESCRIVERE IN ANTICIPO DAL PROPRIO MEDICO E TENERLA A DISPOSIZIONE IN CASO DI NECESSITA'. (ROTTURA DI UN PROFILATTICO, DIMENTICANZA DI PILLOLA CONTRACCETTIVA).
-L'EFFICACIA E' MAGGIORE SE PRESA SUBITO DOPO IL RAPPORTO A RISCHIO.

Inoltre ricordiamo bene che QUALSIASI MEDICO (anche non ginecologo) può prescrivere la pgd. Nel caso specifico, non trattandosi di interruzione di gravidanza, il medico non può fare obiezione di coscienza. Quindi potete pretendere la ricetta. In caso contrario chiedete il nominativo del medico e denunciatelo!

link utile: www.pilloladelgiornodopo.it

mercoledì 14 aprile 2010

MILANO

Le nostre amiche ci danno informazioni anche dalla grande Milano.
Ci consigliano di contattare il dott. ALBERTO VONA oppure anche la dott.ssa ANNA TAGLIORETTI.

Ringraziamo :)

METODI CONTRACCETTIVI


N.B. Indipendentemente dalla scelta che farete, è consigliabile avere sempre a propria disposizione un preservativo, fondamentale per prevenire la trasmissione di malattie che si possono trasmettere sessualmente e facilmente utilizzabile e trasportabile in ogni momento ed in ogni situazione! Avere un preservativo sempre con sè significa essere persone responsabili della propria vita e del proprio partner!

PRESERVATIVO

Il profilattico o preservativo è uno strumento contraccettivo che ha anche funzioni di protezione nei confronti di malattie sessualmente trasmissibili.
Tra molti individui, soprattutto di sesso maschile, persiste una forte resistenza psicologica e ancor più culturale all'uso del profilattico. Questa diffidenza trova diverse parziali giustificazioni, ad esempio nel costo dello stesso, nelle (rare, ma possibili) eventualità di rottura durante il rapporto, o nella riduzione della sensibilità e quindi del piacere dovuta all'applicazione del profilattico; in realtà il problema principale, sul piano psicologico, è dovuto all'ansia causata dal timore di perdere l'erezione nell'atto di indossare il profilattico prima della penetrazione sessuale. Questo timore può però essere affrontato, e risolto o perlomeno ridotto, laddove la partner femminile collabori fattivamente all'uso del profilattico, aiutando il partner ad indossarlo sul pene eretto, trasformando questa fase del rapporto in uno dei preliminari allo stesso.
L'uso del profilattico, diffuso anche nelle coppie stabili, è consigliato a maggior ragione nei rapporti occasionali, sia come anticoncezionale ma ancor più come protezione nei confronti di malattie sessualmente trasmissibili (MST), in primo luogo l'AIDS, ma anche epatite C, sifilide, gonorrea, clamidia, herpes, ecc.
Non è inusuale la preferenza di taluni nell'acquisto presso distributori automatici o presso i supermercati piuttosto che nelle farmacie, con lo scopo di evitare di pronunciare un termine sentito ancora come sconveniente; va sottolineato in questo senso che alcune farmacie evitano di esporre le confezioni di profilattici in modo visibile e facilmente accessibile al cliente, e in alcuni casi perfino la vendita degli stessi sembra essere impedita da motivi ideologici o religiosi. Altro importante limite alla diffusione del profilattico è il suo costo, che in Italia si aggira mediamente su circa 1 euro l'uno. Soprattutto per i giovanissimi, è un costo che, soprattutto in caso di intensa attività sessuale (ovvero dove esso sarebbe maggiormente necessario), può risultare gravoso e difficile da sostenere.
Il profilattico è formato da una sottile guaina di lattice, ma ne vengono realizzati anche in altri materiali sintetici che consentono di evitare rare reazioni allergiche.
Si adatta perfettamente alla forma ed alla dimensione del pene grazie alla sua notevole elasticità. L'interno è cosparso di sostanze lubrificanti che servono per evitare irritazioni e dolore all'uomo durante la penetrazione, non essendo il pene a contatto con i lubrificanti naturalmente prodotti dalla vagina prima e durante il rapporto.
In commercio sono presenti alcuni profilattici non in lattice di caucciù, ma al momento sono prodotti soltanto dalla Durex, che altresì possiede il brevetto del Duron, un derivato del poliuretano, resistente il doppio del lattice, inodore e con altre caratteristiche.
Pro
• Il profilattico offre la migliore protezione contro il contagio da malattie sessualmente trasmissibili tra tutte le metodologie anticontraccettive disponibili. Uno studio effettuato nel 2000 dal Dipartimento della salute americano conferma che un uso tipico del preservativo riduce dell'85% il rischio di contrarre il virus dell'HIV. In caso di conservazione ed utilizzo corretti del preservativo la riduzione del rischio è ancora maggiore.
• I profilattici sono liberamente acquistabili senza ricetta e visita medica.
• I profilattici vengono venduti nei supermercati e tramite appositi distributori automatici, oltre che in farmacia.
• In particolare, per quanto riguarda i rapporti occasionali, a differenza dei contraccettivi ormonali come la pillola anticoncezionale, il profilattico può essere utilizzato all'occorrenza, in pochi secondi.
• La sua efficacia viene stimata con un Indice di Pearl (numero di gravidanze indesiderate nell'arco di anno considerando 100 donne) variabile tra 0,2 e 2.
• L'Organizzazione Mondiale della Sanità, in riferimento ad un campione costituito da coppie americane monitorate durante il primo anno di utilizzo, indica il 2% di gravidanze indesiderate in caso di uso perfetto (continuativo e corretto) e il 15% di gravidanze indesiderate in caso di uso tipico (si considera l'intero campione, indipendentemente dal fatto che vi sia stato un uso perfetto)
Contro
• Diminuisce la sensibilità per entrambi i partner.
• Non elimina completamente il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale.
• Non elimina completamente il rischio di gravidanze.
• Per alcuni soggetti il preservativo di lattice può causare reazioni allergiche.
Avvertenze d'uso
Se usato correttamente, e cioè prima di iniziare la penetrazione e per tutta la durata del rapporto sessuale, sia esso vaginale che anale, il profilattico evita che lo sperma entri a contatto con la vagina durante un rapporto sessuale, impedendo l'eventuale fecondazione. Contemporaneamente evita che le secrezioni dei partner entrino a contatto con le mucose riducendo il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale, in primis, il virus HIV.
• È consigliabile leggere il foglio illustrativo contenuto in ogni confezione di profilattici.
• È consigliabile, per chi non lo abbia mai utilizzato, provare ad indossarne uno al di fuori del contesto di un rapporto sessuale. Ciò permette di prendere anticipatamente confidenza con il suo utilizzo, riducendo così il rischio di un uso scorretto o del non uso (per timore di apparire inesperti, soprattutto se giovani).
• È molto importante, per non aumentare le possibilità di rottura del preservativo durante il rapporto, che lo stesso sia conservato in condizioni ambientali e di temperatura normali. Occorre pertanto evitare di conservarlo in luoghi esposti al sole oppure in portafogli o tasche dove potrebbe essere esposto al forte calore sviluppato dal corpo umano, e quindi danneggiarsi.
• È inoltre consigliabile nel caso di rapporti anali o che pongono sotto stress il preservativo la scelta di preservativi fabbricati con materiali molto più resistenti come il Poliuretano o il Teflon e una minima lubrificazione degli orifizi con lubrificanti che non danneggino il profilattico: sono quindi da preferire i lubrificanti o i gel a base di acqua.
Prima del rapporto
1. Strappare il contenitore avendo cura di non danneggiare il profilattico con unghie o anelli.
2. Appoggiarlo sulla punta del pene eretto. Non srotolarlo prima di indossarlo.
3. Tenendo premuto il serbatoio, srotolarlo sino alla base del pene.
4. Eliminare le pieghe lisciandolo con le mani, facendolo aderire completamente al pene, con particolare riferimento al glande.
5. Se il profilattico si sfila durante il rapporto, utilizzarne uno nuovo.
Dopo il rapporto
1. Togliere il pene dall'orifizio prima del termine dell'erezione avendo cura che il preservativo non si sfili: per fare ciò, tenere ferma con la mano l'estremità inferiore del profilattico sfilando lentamente il pene dall'orifizio.
2. Fare scivolare il profilattico fino a toglierlo.
3. Annodarlo alla base per evitare fuoriuscite di sperma e verificarne l'integrità e gettarlo nei rifiuti.
Profilattici femminili
Esistono in commercio, se pur poco diffusi, dei profilattici indossabili dalla donna, da inserire nella vagina prima del rapporto. Il loro funzionamento è analogo a quelli maschili.

PILLOLA COTRACCETTIVA

La pillola anticoncezionale o pillola contraccettiva è un farmaco contraccettivo ormonale considerato, attualmente, il più sicuro tra quelli reversibili.

La pillola contraccettiva agisce grazie alla combinazione di piccole quantità di un estrogeno (generalmente etinilestradiolo) e di un progestinico. L'assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l'ovulazione.
Il meccanismo dell'ovulazione è controllato da un complesso sistema ormonale a tre livelli: nel sistema nervoso centrale l'ipotalamo produce, con una modalità pulsatoria, un ormone detto GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine); questo agisce sull'ipofisi anteriore inducendo la produzione di due ormoni, detti FSH (ormone follicolo-stimolante) e LH (ormone luteinizzante), che agiscono sull'ovaio determinando gli eventi che portano alla maturazione del follicolo e all'ovulazione.
All'inizio del ciclo mestruale, nella fase follicolare, i livelli di FSH aumentano, favorendo lo sviluppo del follicolo ovarico e stimolando la produzione di estrogeni nell'ovaio. Già verso il termine della fase follicolare i livelli di FSH prodotto iniziano a diminuire, mentre aumentano quelli dell'LH: quest'ultimo raggiunge un picco intorno al 14° giorno del ciclo, provocando l'ovulazione.
La secrezione degli ormoni FSH e LH nell'ipofisi è soggetta ad un meccanismo di controllo da parte dell'estradiolo prodotto dall'ovaio: infatti ad un aumento della produzione di estradiolo corrisponde una riduzione nella secrezione di FSH e LH, probabilmente dovuta ad una ridotta sensibilità delle cellule ipofisarie all'ormone stimolante (GnRH). Questo meccanismo di controllo è detto feedback negativo. Anche il progesterone prodotto dall'ovaio inibisce il rilascio di LH.
L'estrogeno ed il progestinico contenuti nella pillola, simulando gli ormoni naturali, sfruttano il feedback negativo, portando così ad una ridotta secrezione di FSH e soprattutto di LH da parte dell'ipofisi. La riduzione dei livelli plasmatici di FSH inibisce lo sviluppo del follicolo, impedendo così il normale aumento dei livelli di estradiolo. Il feedback negativo del progestinico impedisce il picco di LH a metà ciclo: questo fatto, insieme all'arresto dello sviluppo follicolare, previene l'ovulazione.
Oltre a sopprimere l'ovulazione, la pillola è causa di meccanismi contraccettivi accessori che ne aumentano la sicurezza: provoca infatti l'ispessimento della mucosa cervicale, rendendo così difficoltoso il passaggio degli spermatozoi attraverso la cervice. Alcuni scienziati sostengono che le possibilità di fecondazione durante l'assunzione della pillola anticoncezionale siano molto ridotte. Da questo concludono che è improbabile che le modifiche all'endometrio possano giocare un ruolo rilevante nell'efficacia del farmaco. Altri presentano analisi più complesse per smentire la sussistenza di questi effetti, mentre altri scienziati ancora sostengono che i dati di cui si dispone confermino tali meccanismi.

Vantaggi
L'uso della pillola comporta i seguenti vantaggi:
• efficacia contraccettiva elevatissima;
• facilità di utilizzo;
• economicità;
• nessuna interferenza con l'atto sessuale;
• riduzione dei disturbi mestruali e dell'acne;
• protezione da patologie dell'apparato riproduttivo femminile, quali tumori e fibromi.
Svantaggi
L'uso della pillola comporta i seguenti svantaggi:
• non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili;
• deve essere assunta con regolarità e precisione, altrimenti la sua efficacia va persa;
• alcune donne non possono assumerla per problemi cardiovascolari o forti rischi di determinate malattie;
• può dare alcuni effetti collaterali spiacevoli, soprattutto all'inizio dell'assunzione: fra questi, nausea, tensione mammaria, sensazione di gonfiore, lieve aumento di peso, leggere perdite di sangue (al di fuori delle mestruazioni), depressione;
• interferisce con alcuni farmaci, come antibiotici e analgesici, che possono ridurne l'efficacia.

CEROTTO TRANSDERMICO

• Cos'è
E' un contraccettivo ormonale a basso dosaggio ed ha la particolarità di essere assunto per via cutanea. Si tratta di un sottile cerotto composto da tre strati: contiene norelgestromina (un progestinico) etinilestradiolo (l'estrogeno presente in tutte le pillole) e ne rilascia la dose giornaliera necessaria.

Come si usa
Quando si applica il cerotto, (le cui dimensioni sono pari a circa metà carta di credito), bisogna fare attenzione che la cute sia sempre pulita, asciutta. Non bisogna usare creme, oli o talchi e bisogna fare attenzione che la zona dove deve essere posizionato non presenti microlesioni.
Il cerotto può essere collocato sui glutei, sul braccio e spalla, sulla parte bassa dell'addome, tranne che sul seno.
Si utilizzano tre cerotti al mese, con cambio settimanale: ogni volta che si applica un cerotto nuovo, per evitare l'irritazione della cute, bisogna cambiare posizione.
Il primo cerotto si applica il primo giorno del ciclo e, dopo tre settimane, si fa una settimana di pausa senza cerotto. Tutti i cerotti si applicano e si rimuovono lo stesso giorno della settimana.
Il cerotto potrebbe essere meno efficace nelle donne che pesano 90 kg. o più.

Effetti collaterali
Tra gli effetti collaterali più frequenti si segnalano cefalee, nausea e tensione mammaria, come per la pillola estroprogestinica. Nel caso in cui il cerotto non aderisca perfettamente va sostituito entro 24 ore, utilizzando una nuova confezione come scatola di riserva, per mantenere la periodicità della mestruazione.
Se sono passate più di 24 ore dal distacco o non è possibile ricostruire quando è avvenuto, ci potrebbero essere dei rischi: in questo si consiglia di utilizzare un altro sistema contraccettivo.

Controindicazioni
Valgono le stesse regole della pillola.
Anche se il vomito e la diarrea non creano problemi, i farmaci che vengono smaltiti tramite il fegato possono interferire. (fonte: ministero della Salute)

ANELLO VAGINALE

L'anello vaginale è uno strumento di contraccezione ormonale per uso vaginale. Ogni anello contiene una piccola quantità di due ormoni sessuali femminili, cioè etonogestrel e etinilestradiolo, che vengono rilasciati nella circolazione sanguigna, prevenendo l'ovulazione. Poiché le quantità di ormoni rilasciate sono basse, l'anello vaginale viene considerato un contraccettivo ormonale a basso dosaggio, con efficacia paragonabile a quella delle pillole di ultima generazione.
L'anello è regolarmente in commercio anche in Italia, è costituito da copolimero di etilene vinil acetato, un tipo di plastica che non si scioglie nel corpo, ha un diametro di 54 mm e uno spessore di 4 mm, è flessibile, trasparente e quasi incolore.
Uso e vantaggi
A differenza del diaframma nei primi tempi dell'uso, o della Spirale intrauterina, il dispositivo può essere inserito o rimosso autonomomamente dalla donna in modo abbastanza semplice. È comunque necessario consultare il medico per ricevere informazioni sull'uso dell'anello al suo primo utilizzo.
L'anello deve essere inserito nel giorno appropriato del ciclo mestruale e lasciato in vagina per tre settimane consecutive, durante le quali il dispositivo rilascia gli ormoni in modo continuo. Dopo la terza settimana l'anello va tolto per una settimana, durante la quale si verifica la mestruazione. A distanza di una settimana è possibile riposizionare l'anello in vagina.
Durante le tre settimane in cui l'anello è inserito, le pareti della vagina tendono a tenerlo fermo nella posizione con cui è stato inserito. Nonostante la posizione in cui si trova l'anello non influenzi in alcun modo la sua efficacia, esso viene solitamente posizionato vicino alla cervice. L'anello viene lasciato nella sua posizione all'interno della vagina durante i rapporti sessuali, e la maggior parte delle coppie non risente di interferenze o scomodità; anzi, in molti casi nessuno dei due partner si accorge della sua presenza.
Svantaggi e precauzioni
Soprattutto nei primi periodi di utilizzo, è possibile che l'anello venga espulso spontaneamente; pertanto è buona abitudine controllare regolarmente se è ancora in vagina. Se l'anello resta per più di tre ore all'esterno, l'efficacia contraccettiva non è più garantita al 100%.
Come per la pillola, è controindicato assumere farmaci durante l'uso e, nel caso sia necessario, va consultato il medico: i medicinali potrebbero interferire con l'efficacia della contraccezione.
La casa produttrice dell'anello mette inoltre in guardia le utilizzatrici, soprattutto se ultratrentacinquenni, dai pericoli del fumo che, combinato con l'assunzione di ormoni, aumenta il rischio cardiovascolare.

SPIRALE INTRAUTERINA

La spirale o IUD (dall'inglese Intra Uterine Device) è uno strumento contraccettivo e intercettivo; esso impedisce la fecondazione (contraccezione), oppure, laddove questa sia avvenuta, ostacola l'annidamento dell'embrione nell'utero (vedi problemi connessi).
Esistono due tipi di IUD:
- IUD in rame: È un piccolo supporto in plastica avvolto da un filo di rame (da qui il nome spirale) che viene inserito nell’utero, solitamente durante il ciclo mestruale, da un ginecologo esperto, tramite una piccola cannula flessibile.
- IUD ormonale o Mirena: Un supporto in plastica che rilascia degli ormoni (progesterone) in piccole quantità. Il funzionamento è paragonabile a quello della pillola anticoncezionale o dell'anello.
Controindicazioni
A causa del rischio di infezioni, la spirale è sconsigliata alle donne predisposte a infezioni genitali e donne che accusano abbondanti perdite durante il ciclo mestruale. Molti ginecologi si rifiutano di prescrire l'IUD alle nullipare (donne che non hanno ancora avuto bambini), sebbene non vi sia alcuna ragione medicale legata all'aspetto fisiologico. In effetti l'unica controindicazione nella prescrizione a ragazze giovani o adolescenti, è dovuta alla loro igiene di vita. La spirale può in effetti complicare eventuali infezioni, che sono statisticamente più frequenti nelle donne giovani o non sposate (quindi, nella visione comune, nullipare). Per le nullipare esistono delle versioni "short" (corte) di IUD, più piccole delle spirali classiche e adatte ad un utero di dimensioni minori.
Effetti collaterali
• Il 10% di coloro che usano lo IUD accusano perdite durante il mese, leggeri crampi uterini o un aumento del flusso mestruale;
• in meno dell’1% questi casi diventano così gravi da dover ricorrere alla rimozione della spirale;
• la perforazione delle pareti dell’utero è praticamente impossibile, se la spirale viene inserita nell’utero da un medico esperto.
Spirale al progesterone
Di recente sono state messe in commercio spirali che permettono un rilascio graduale di progesterone; questo ormone (rilasciato naturalmente dal corpo luteo durante la sua maturazione) altera la formazione dell’endometrio stabile e di conseguenza anche le condizioni d'annidamento dell’ovulo. Grazie ad esso sono inoltre alleviati gli eventuali sintomi negativi della spirale e anche del normale ciclo mestruale, che dopo circa un anno può anche essere caratterizzato dall’assenza di perdite sanguigne.
Come si applica
La spirale può essere applicata dal ginecologo in qualunque momento, anche se si preferisce inserirla durante il flusso mestruale, quando il collo dell'utero è più dilatato.
L'applicazione può essere più o meno dolorosa, a seconda della percezione individuale. Alcune donne durante l'applicazione riferiscono un dolore simile a quello di una isteroscopia, altre un semplice fastidio simile a quello del pap-test. Per questo solitamente i ginecologi consigliano l'assunzione di un antidolorifico specifico prima dell'applicazione.
Controlli e durata dello IUD
Generalmente un IUD in rame può essere utilizzato per un periodo che va da cinque a dieci anni, dipendentemente dal tipo di dispositivo e dalla presenza o meno di sintomi negativi. Il IUD ormonale ha una durata media di vita di 2 a 5 anni. Può essere rimosso in qualsiasi momento senza particolari interventi ed è consigliato un controllo dopo un mese circa dall’applicazione e successivamente ogni 6 mesi. E’ sconsigliato l’autocontrollo dei fili da parte della donna, nel caso non fosse esperta, poiché questo genera frequentemente falsi allarmismi.
Indice di sicurezza
• L'indice di sicurezza è intorno al 98%;
• le gravidanze indesiderate sono meno dell'1% con i dispositivi di ultima generazione.
• l'inserimento dello IUD entro 3 giorni da un rapporto a rischio ha un'efficacia di circa il 99%.

DIAFRAMMA

E’ un metodo contraccettivo a barriera. È una piccola semisfera di gomma soffice con un anello flessibile in gomma a forma di 'O' nel bordo che l'utilizzatrice riempie con uno spermicida (una sostanza che uccide o inibisce gli spermatozoi) prima d'inserirlo nella vagina per creare una barriera davanti alla cervice uterina (l'apertura dell'utero), e dunque per evitare che gli spermatozoi vi penetrino. Il diaframma è molto soffice e flessibile e può essere facilmente piegato in una forma sottile a forma di "fetta di melone" per rendere agevole il suo inserimento intravaginale fino alla collocazione alla bocca dell'utero. Il diaframma è un metodo anticoncezionale totalmente non abortivo, ma ha una tasso di fallimento molto elevato, di circa il 20%. Questo significa che ogni 5 donne (in età fertile) che lo impiegano in un anno, una rimane incinta nonostante l'uso di questo anticoncezionale. Secondo alcuni può essere abbinato ad uno spermicida o ad altri metodi di contraccezione non totalmente sicuri.
Anatomia vaginale ed inserimento del diaframma
Quando è inserito completamente, il bordo di questa "coppetta" flessibile (fatta di lattice oppure di silicone di qualità medica) si trova a circa due centimetri e mezzo dietro l'osso pubico, ed il resto dell'anello di gomma successivamente si espande naturalmente in una forma ellittica soave e si piazza contro la parete frontale della porzione più profonda della vagina (sacco del Douglas), in parte circondando la cervice uterina. È più efficace se viene utilizzato in associazione allo spermicida, ma se usato da solo, è molto più efficace rispetto al solo spermicida. Lo spermicida (ad esempio Nonoxinol-9) dovrebbe essere applicato giusto prima dell'inserimento, e dovrebbe essere applicato al centro della concavità della coppetta (che è in contatto con l'apertura della cervice) ed attorno alla superficie di contatto del bordo dell'anello.
Uso normale
Il diaframma deve essere inserito qualche tempo prima (sufficiente a controllare il buon inserimento) del rapporto sessuale e deve rimanere inserito nella vagina da 6 a 8 ore (dipendendo dalla potenza del gel oppure della schiuma contraccettiva utilizzata), in modo che lo spermicida abbia tempo per agire. Allora il diaframma può essere delicatamente rimosso, lavato in acqua tiepida saponosa, e rimesso nel suo astuccio (simile ad un portacipria compatto). Ogni diaframma, a seconda del materiale di cui è fatto, può durare da sei mesi fino a due anni. Si raccomanda di conservarlo al riparo dal sole e dal caldo.
Differenze tra i vari tipi
Il diaframma è differente dal cappuccio cervicale, che è più piccolo, sagomato a forma di campana e viene collocato direttamente sul collo dell'utero. Alcune donne con vagine particolarmente lunghe (o piuttosto, profonde) possono avere difficoltà nel posizionare il cappuccio cervicale correttamente, dal momento che la loro cervice uterina può essere troppo lontana dalla punta delle loro dita quando sedute e piegate cercano di raggiungerla. In questi casi, l'utilizzo di un diaframma sembra essere più pratico. L'ultima versione che abbina le caratteristiche dei diaframmi e dei cappucci cervicali è il Lea's shield, un dispositivo che viene commercializzato con lo slogan "una misura per tutte", e che rimane in posizione a causa della suzione esercitata alla fine della vagina e per il fatto che copre la cervice.
Il diaframma è un'opzione per coppie fisse o sposate nelle quali la donna non può ricevere forme ormonali di contraccezione (includendo la pillola anticoncezionale, il norplant, ed il Depo Provera) per qualsiasi tra una grande varietà di ragioni, includendo ipercolesterolemia, VES elevata, ipertensione arteriosa, il fumo di sigaretta, oppure l'aver recentemente subito una procedura di asportazione di lesioni cervicali minori (ad esempio rimozione di cellule abnormi).
Principalmente adatto a coppie fisse con rapporti regolari
Il diaframma presenta vantaggi e svantaggi quando messo a confronto con il preservativo. Richiede una certa attenzione da parte della donna, che prevedendo l'eventuale rapporto deve inserirsi il diaframma anticipatamente. Comunque, una volta inserito, il rapporto sessuale può cominciare in qualsiasi momento durante la seguente decina di ore senza che debba intercorrere alcuna pausa per applicarlo tra i preliminari e la penetrazione con coito completo fino all'eiaculazione intra-vaginale. A differenza dei profilattici, rimane inalterato il contatto intimo diretto, e dunque il diaframma non modifica, se non in piccolissima parte, le sensazioni fisiche naturali proprie del rapporto sessuale per entrambi i partner. A differenza dei preservativi, il diaframma non offre alcuna protezione contro alcuna malattia sessualmente trasmissibile.
Rischi
Il diaframma può portare ad un aumentato rischio di infezioni del tratto urinario, cistiti, e nella rara sindrome da shock tossico. Anche se le cause esatte di queste affezioni non sono state pienamente comprese, molti dati suggeriscono che queste siano reazioni imputabili allo spermicida utilizzato nel diaframma, più che al dispositivo in sé stesso. Altre spiegazioni possibili includono la pressione esercitata dal bordo del diaframma spingendo sul collo della vescica urinaria, oppure che il diaframma catturi batteri e secrezioni nella vagina.
I diaframmi fatti in latex non devono essere assolutamente usati con lubrificanti a base oleosa, che possono danneggiare il latex indebolendolo e causando fessure. I lubrificanti a base d'acqua sono considerati sicuri per l'utilizzo con il latex, e sono in vendita in molte farmacie.

martedì 13 aprile 2010

PARMA

Presso l'OSPEDALE DI FIDENZA VAIO della provincia di Parma, ci consigliano di chidere del professor GIUSEPPE CROVINI e della dottoressa PINUCCIA VARACCA, che utilizzano la Pillola Ru486 ( ci dicono anche che quest'ultima non è sempre simpaticissima, ma l'importante è che faccia il suo lavoro!)

BERGAMO

Una nostra amica ci segnala la dottoressa Cardinali, ginecologa non obiettrice che lavora presso il Centro Fleming, Rotonda dei Mille Bergamo.
Ringraziamola! :)

DOMODOSSOLA

Vi informiamo che a Domodossola (provincia di Verbania), la Pillola Ru486 non è disponibile. Ma non ci son problemi con gli obiettori di coscienza.

lunedì 12 aprile 2010

PISA

Per chi fosse di Pisa e provincia, il consiglio è quello di recarsi dal professor Srebot, primario di ginecologia dell'OSPEDALE DI PONTEDERA.
Si tratta del primo ospedale che che ha sperimentato la Ru486 quando ancora non si era sicuri che sarebbe stata introdotta nel nostro Paese!
Ringraziamo chi ci ha fornito questa notizia!